Con i materiali plastici riciclati si possono davvero realizzare tantissimi prodotti, come abbiamo raccontato in questo articolo e sulla nostra pagina Facebook. Ma lo sai che esistono tipologie di plastica riciclata utili per realizzare infrastrutture importanti come strade, piste ciclabili e interi edifici?
Ecco alcuni dei progetti più interessanti!
Strade
La strada Provinciale Ardeatina è la prima realizzata in grafene e plastica riciclata. Ecopave, questo il nome dell’avveniristico manto stradale, è più resistente al passaggio dei veicoli, antismog, antighiaccio e longevo. Il progetto tutto italiano è frutto di un brevetto di Iterchimica, azienda che si occupa di tecnologie che migliorano le prestazioni dell’asfalto.
A Zermatt, in Svizzera, si sta testando uno speciale manto stradale resistente ed ecologico realizzato da una ditta scozzese, composto da rifiuti in plastica riciclata mischiati a bitume. In questo modo, dichiarano gli ideatori del progetto, nella sola Svizzera è possibile riciclare circa 16 mila tonnellate di rifiuti plastici!
Realizzare traverse ferroviarie in gomma riciclata è una realtà grazie alla start-up Greenrail™, frutto di una tecnologia che combina una miscela di gomma derivante da pneumatici fuori uso e plastica da rifiuti urbani. È già stata inaugurata con successo la prima tratta per la linea Reggio Emilia – Sassuolo.
La società G.Eco, che opera da tempo nell’igiene ambientale, ogni anno realizza asfalto resistente riciclando 5 mila tonnellate di plastica. Il progetto, ora in fase sperimentale, mira a produrre asfalti con una migliore capacità di resistenza agli stress climatici, termici e di traffico, oltre a essere un valido esempio di economia circolare.
Edifici
Esistono case realizzate interamente in plastica riciclata, utilizzando pannelli modulabili ricavati grazie al riciclo del PET proveniente da centinaia di migliaia di bottiglie. L’aspetto più interessante, oltre alla sostenibilità, è dato dalla resistenza di questi edifici prefabbricati, che possono infatti resistere a venti oltre i 500km/h, possiedono notevoli caratteristiche d’isolamento termico, protezione dall’umidità e dalle muffe e durata nel tempo. Le costruzioni inoltre possono essere completate in poche settimane o addirittura pochi giorni!
I rifiuti di plastica recuperati dal Po si trasformano in casette rifugio grazie al progetto “Il Po d’AMare”, che ha come obiettivo la messa in pratica di tecniche innovative per intercettare i rifiuti presenti nelle acque fluviali. Utilizzando proprio alcuni dei rifiuti plastici raccolti grazie alle barriere sperimentali in polietilene installate nel fiume Po, sono stati realizzati innovativi pannelli utilizzabili per costruire case rifugio a basso costo per comunità che hanno perso le loro abitazioni a causa di disastri naturali.
Componenti dell’edilizia
Si chiamano “granchi”: casseri a perdere in polipropilene riciclato che vengono utilizzati per realizzare le fondamenta degli edifici. Il granchio permette un’ottima ventilazione della struttura e la riduzione dell’umidità. Il sistema di collegamento “a incastro” ne semplifica la posa mentre la particolare forma cava permette di far passare con la massima libertà tubazioni, cavi e condutture.
La start-up statunitense Byfusion ha ideato un nuovo modo per riciclare qualsiasi tipologia di plastica raccolta negli oceani e trasformarla in mattoni per l’edilizia. Si tratta di una nuova tecnologia che, senza l’utilizzo di colle o leganti, comprime ogni tipo di plastica in un nuovo materiale da costruzione, il RePlast. I blocchi RePlast sono robusti e resistenti nel tempo, con elevate caratteristiche di isolamento termico e acustico. Inoltre garantiscono il 95% in meno di emissioni di gas serra rispetto ai mattoni tradizionali.
Percorsi e piste ciclabili
Esistono comuni italiani virtuosi che hanno deciso di investire nel riciclo della plastica per riqualificare le aree verdi destinate ai cittadini, in particolare a bambini e anziani. Con i materiali plastici riciclati sono stati realizzati arredi e giochi, panchine, tavoli da pic-nic, cestini, recinzioni, pensiline per i mezzi pubblici, cartellonistica e anche attrezzature adatte all’utilizzo da parte di persone diversamente abili.
La prima pista ciclabile in plastica riciclata è stata realizzata in Olanda. Si tratta del progetto Plastic Road ideato dalla società di ingegneria civile KWS. La pista è un prototipo che si presta a realizzazioni future come marciapiedi e parcheggi, oltre che strade ad alta percorrenza. In Italia, un progetto simile è in corso a Follonica, dov’è stata realizzata la prima pista ciclopedonale in plastica riciclata con migliaia di bottiglie. Dopo la sperimentazione, l’amministrazione ha in programma di realizzare un percorso lungo ben 250 metri!
Questo è il riciclo della plastica che ci piace, utile alla comunità e ai cittadini. Con l’impegno di tutti, possiamo realizzare grandi opere, come dimostrano questi importanti progetti all’insegna del riciclo.
Grazie ai rifiuti plastici si può davvero creare qualcosa di straordinario!