Sai che la moda è la seconda industria più inquinante al mondo dopo quella del petrolio?
In base a un rapporto delle Nazioni Unite, l’industria della moda sarebbe responsabile del 20% dello spreco globale di acqua e del 10% delle emissioni di anidride carbonica, oltre alla produzione maggiore di gas serra rispetto a tutti i trasporti navali e aerei internazionali. Oltre a questo, le coltivazioni del cotone sono responsabili per il 24% dell’uso di insetticidi e per l’11% dell’uso di pesticidi.
Fortunatamente, stanno nascendo tanti progetti che hanno come obiettivo proprio garantire un minore impatto ambientale e uno sviluppo sostenibile del settore fashion. Perché anche l’industria della moda può e deve dare un importante contributo verso l’economia circolare.
In questo articolo ti presentiamo alcuni dei progetti italiani di moda sostenibile realizzati grazie al riciclo dei materiali plastici.
- WAO è la prima scarpa interamente ecologica realizzata con materiali sostenibili, innovativi e naturali. L’effetto “eco” di WAO è dato proprio dalla sua ciclicità: le 12 parti che compongono la scarpa vengono dalla terra e alla terra ritornano una volta finito l’utilizzo. L’azienda produttrice, inoltre, utilizza solo risorse naturali e lavora direttamente con aziende e artigiani locali. Non da ultimo, il 4% del ricavato delle vendite verrà devoluto ad associazioni no profit tra le quali LEAL, la lega antivivisezionista italiana.
- Quagga – che prende il nome da una zebra del Sudafrica estinta – nasce all’insegna del motto “Dress Responsibly”. Si tratta di un brand tutto italiano certificato Animal Free che riutilizza bottiglie di plastica e scarti tessili per realizzare capi d’abbigliamento. Un vantaggio per la salute nostra e dell’ambiente, ma non solo: a fine vita, infatti, i capi possono essere nuovamente riciclati.
- Zaini, borse e astucci in plastica riciclata dalle bottiglie comuni? È possibile con S Bag, la linea ecologica presentata da Smemoranda in collaborazione con Nava. Ogni accessorio riporta un’etichetta con il numero esatto di bottiglie utilizzate per la realizzazione, simbolo del risultato concreto ottenuto grazie al riciclo.
- La celebre casa di moda italiana Prada investe nel nylon riciclato e per la sua collezione di borse ha scelto di utilizzare la plastica raccolta dagli oceani. Prada ha presentato la capsule collection Re-Nylon in cui sei fra le sue iconiche borse sono state realizzate utilizzando Econyl, un filato ottenuto dalla plastica raccolta da oceani, reti da pesca e altri rifiuti. Re-Nylon è inoltre riutilizzabile infinitamente poiché può essere rigenerato un numero illimitato di volte. L’azienda ha come obiettivo l’eliminazione del nylon vergine entro il 2021: una notizia rivoluzionaria se si pensa che Prada utilizza circa 700.000 metri di questa fibra sintetica all’anno.
- È nato il piumino “sostenibile” realizzato con la plastica delle bottiglie. L’idea è dell’azienda pratese Cashlab: sostituire le piume d’oca dell’imbottitura con cachemire riciclato e poliestere rigenerato. Un concetto di moda circolare e animal friendly che in più aiuta a recuperare rifiuti plastici dando loro una nuova e utile vita.
- Feeling Felt è una startup nata nel 2019 da una passione per il design e la creatività e dalla voglia di essere parte attiva contro i cambiamenti climatici. Gli accessori Feeling Felt sono realizzati con materiali innovativi a basso impatto ambientale, come il feltro ottenuto interamente dal riciclo di bottiglie di plastica. Tutta la filiera produttiva è made in Italy, contro ogni tipo di sfruttamento e cruelty-free, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle persone.
Vogliamo terminare questa carrellata sulla moda sostenibile con una curiosità che riguarda uno dei capispalla più diffusi al mondo: il Parka. Devi sapere che proprio il Parka è uno degli indumenti più attenti al riciclo e oggi viene realizzato in poliestere 100% ricavato da bottiglie in PET riciclate! E tu, hai mai indossato o acquistato un capo d’abbigliamento riciclato? Pensaci mentre fai shopping: anche le tue abitudini d’acquisto e le tue scelte contribuiscono alla sostenibilità dell’ambiente in cui vivi.